con l'autore Bruno Damini
PAROLE E GUSTO SI INTRECCIANO AL GELATO MUSEUM CON IL LIBRO “BOLOGNA. OMBELICO DI TUTTO”
Il 20 aprile alle 19.00 Incontro-degustazione con i racconti di Bruno Damini autore del libro edito da Minerva Edizioni, i Brandy Villa Zarri e il Caffè della Torrefazione Lelli
Alcuni incontri danno vita ad una vera e propria magia. Così come accadrà il 20 aprile alle 19.00 al Gelato Museum Carpigiani di Anzola Emilia per la serata speciale dedicata a Bologna e alle sue eccellenze. Sulle parole di Bruno Damini, autore di “Bologna. Ombelico di tutto” edito da Minerva Edizioni, si intrecceranno i sapori creati due artigiani bolognesi riconosciuti a livello internazionale: Guido Fini Zarri con i suoi Brandy Villa Zarri e Leonardo Lelli dell’omonima torrefazione che serve alcuni tra i più blasonati ristoranti. Dialogherà con Damini la sua editor Elisa Azzimondi anche direttrice della Collana Ritratti di Gusto e, per l’occasione, sarà presente anche l’editore Roberto Mugavero.
A collegare il tutto un menù imperdibile creato da Makoto Irie, docente della Carpigiani Gelato University, che delizierà gli ospiti con quattro portate a base di gelato. Ed è proprio a questo alimento così radicato nella tradizione bolognese che Damini ha dedicato un intero capitolo del suo volume in cui ricorre l’accenno alla storia dei Fratelli Carpigiani che nel 1946 hanno dato vita all’azienda che dall’Ombelico di tutto ha raggiunto il resto del mondo. Agli altri due protagonisti della presentazione-degustazione Damini riserva altrettanti capitoli (“Il Caffè” e “Il Brandy”) con due racconti-ritratto: “Il naso di Leonardo Lelli per il caffè” e “Guido Fini Zarri: il distillatore di sogni”.
Il libro di Bruno Damini è un personalissimo voyage di uno dei più attenti osservatori (e sperimentatori) del panorama giornalistico enogastronomico bolognese. Storie esemplari di artigiani, donne e uomini che ogni giorno si rimboccano le maniche lavorando il mangiare con la doppia sapienza della testa e delle mani. Un coro di voci e che unisce centro storico e periferia, pianura e montagna, in un unico racconto che è molto territoriale ma, al tempo stesso, potrebbe provenire da ogni latitudine d’Italia. Pagine che raccontano di pane e di sfoglia, frutta e verdura, pesce, carni, formaggi, ristoranti e chef, scuole di cucina, olio e vini dei Colli Bolognesi, erboristi e droghieri, pasticceri e gelatieri, caffè, brandy, fino alla magia del “Teatro da mangiare”.
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